martedì 6 gennaio 2015

La befana vien di notte

Dunque.
Preannuncio subito che il giorno della Befana e` il mio giorno preferito.
Si`, so gia` che starete tutti ghignando e ridendo asserendo cose tipo "ovviamente, sei una befana!" si si, bla bla, mi sbellico dalle risate.
No, la ragione pura e semplice e` che per me era una festa molto piu` bella del natale.
I miei genitori facevano una cosa veramente bella. Ci dicevano di preparare la tavola per la befana, e noi il giorno dopo trovavamo la cena mangiata, e una volta, persino un biglietto scritto (usando la sinistra, ahah) da mia madre in cui ci ringraziava per la cena. La casa diventava il luogo della caccia al tesoro, e dovevamo trovare i regali nascosti dalla befana, piu` i dolci nella calza.
Insomma, era una vera giornata di festa.
Ovviamente, la tradizione dura anche oggi, senza caccia al tesoro. Ma io pretendo la mia calza piena di dolciumi v_v
Ma bando alle ciance.
Sono orgogliosa di annunciare che ho finito "un Natale in Mussola".
Ne avevo parlato qualche giorno fa, ma non so perche`, ero stra-convinta che fosse un ebook da 200 pagine, per cui mi ero ripromessa che lo avrei letto in uno dei miei infiniti viaggi.
Ovviamente, non era di 200 pagine, quindi non so perche` la mia mente avesse deciso di renderlo tale, e quindi, come promesso, ecco una piccola recensione.

Dunque, Natale in Mussola e` un raccontino leggero che vede due amiche, Jane ed Anne, dare vita ad una festa natalizia in puro stile Austeniano.
Entrambe single da poco (per ragioni loro) sperano di trovare li`, nella locanda affittata, l`uomo  dei loro sogni.
Ovviamente non diro` altro, per non rovinare la lettura a chi vorra` leggerlo.
Passo quindi direttamente all`analisi e ad una sorta di recensione. Tengo subito a precisare; non sono una critica letteraria, pero` quando leggo qualcosa mi piace parlarne, e inoltre ho sostenuto degli esami in merito, per cui ho letto molti libri anche di realismo isterico che andavano analizzati, indi.. purtroppo o per fortuna, tendo ad essere molto analitica.
Essendo attinente con il blog, ne parlo. Cerchero` quindi di essere breve e concisa.
L`idea, di per se`, non e` affatto malvagia. Anzi, sicuramente in periodo invernale immaginarsi in un contesto del genere, per una appassionata, e` molto carina.
Le due protagoniste sono comunque figlie della nostra epoca, per cui verranno a trovarsi a confrontare la nostra epoca con loro, ovvero.. l`uso della tecnologia vs fingersi donzelle ottocentesche.
Inoltre, tanti piccoli guai verranno a crearsi per la loro riunione. Insomma, e` come se Bridget Jones incontrasse Jane Austen e che si trovassero tutti ad Austenland.
Mi sono piaciute le citazioni fatte dai personaggi, che conversano proprio immedesimandosi nei loro personaggi preferiti, andando oltre il cliche` di Darcy ed Elizabeth e usando espressioni tipiche di Emma, per esempio.

Forse l`unica cosa che mi ha fatto un po` storcere il naso e` stata la velocita` degli eventi. Mi spiego meglio; la durata dell`evento doveva essere di un giorno solo, ma in quel giorno, avvengono troppe cose, dando quindi poco tempo al lettore di recepire cosa sta accadendo.
Anche la psiche degli stessi personaggi cambia velocemente, passando da uno stato di stress a quello di tranquillita` in poche righe, ecco, forse questo lo avrei evitato, o avrei lasciato che i personaggi "maturassero" qualche pagina dopo.
Anche organizzando io stessa eventi, mi sono molto immedesimata nelle protagoniste, quindi capivo bene lo stress che entrambe provavano.
E` stato un peccato che comunque durasse cosi` "poco". Ho, come dicevo prima, trovato che gli eventi descritti per il numero di pagine fosso troppo poco. Capisco che si voleva creare - probabilmente - della comicita` nel far avere alle protagoniste tutti questi guai, ma appunto, in un giorno solo lo vedo come molto improbabile. Se fosse stato un weekend, sarebbe stato piu` "realistico".

Detto questo, spero di poterne parlare con qualcuno che ha letto il romanzo oltre me, e avere quindi altre impressioni in merito! :D


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